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Per soddisfare le numerose richieste, abbiamo progettato una chitarra dal prezzo più contenuto. È nata, così, la linea

PURE e PURE OLD-WEST (relic)

Pur mantenendo le caratteristiche delle chitarre di alta qualità (legno massello, meccaniche dall’ottimo rapporto qualità/ prezzo), la PURE, presenta un look pulito ed essenziale  che permette di ottenere uno strumento ad un prezzo finale che parte da 1500 Euro.

Le caratteristiche principali sono: Top in Abete trentino o Larice, fondo e fasce a scelta con eventuali maggiorazioni se si scelgono essenze più preziose, manico in Sipo o Kaya, tastiera e ponte in Ovangkòl o Ebano. Sarà possibile scegliere lo shape e richiedere misure di diapason, capotasto ed altre personalizzazioni. Attacco manico al 14 o 12 tasto

 

 

…E’ arrivata la

“CENTURIES-OLD”

caratterizzata da una tavola armonica veramente esclusiva che deriva da un Abete rosso nato negli ultimi decenni del 1700 a quasi duemila metri di altitudine, sul versante nord della Val Ridanna, in Alto Adige. 
La crescita molto lenta e quindi le fibre ravvicinatissime di questo raro albero, oltre a donare allo strumento un aspetto affascinante, conferisce al top una rigidità eccezionale e una resa acustica tutta da provare. 

Anche le finiture di questa chitarra, che ovviamente sarà “limited edition” saranno volte a descrivere la specificità dello strumento stesso.

Recentemente, la Centuries-old è stata scelta per le prossime registrazioni ed esibizioni live da Francesco Sarcina, front man delle Vibrazioni.

Prezzo  a partire da 2600 euro (per gli extra visita la pagina “chitarre”

IL LIUTAIO

Mi chiamo Antonio Giovannini, sono nato e vissuto in Trentino fino all’età di 35 anni. Dal 2001 vivo a Caraglio in provincia di Cuneo. Sono sposato e ho 4 figli.

Affascinato fin da piccolo dalla possibilità di lavorare il legno, mi sono dedicato alla scultura. In seguito, da adolescente, ho imparato a suonare il pianoforte e la chitarra. Ho provato a scrivere qualche canzone e da lì, passo dopo passo, ho pubblicato quattro CD e ho scritto e musicato alcuni Musical.

Alcuni anni fa ho provato quasi per scherzo a fondere queste due passioni: modellare il legno e comporre musica. L’idea di poter far “cantare” un pezzo di legno mi affascinava particolarmente e, così, ho provato a costruire una chitarra. Non potevo più fermarmi! L’emozione di suonare uno strumento auto costruito e il positivo riconoscimento dei miei lavori da parte di alcuni amici chitarristi mi hanno spinto a continuare.

NOVITÀ COSTRUTTIVE

La parola d’ordine che mi stimola ad iniziare ogni nuovo lavoro è: SPERIMENTAZIONE. Ho così ideato nuovi sistemi di catenatura sia della tavola armonica che del fondo arrivando a brevettare e presentare al “Cremonamondomusica” 2016 la catenatura DNA. È questo un sistema di irrigidimento del top che, pur non conferendo allo strumento un volume elevatissimo, regala al musicista un timbro particolare che ha conquistato con la sua dolcezza i musicisti che stanno usando regolarmente chitarre Angy sia sul palco che in sala di registrazione.

Oltre alla resa sonora, mi sono concentrato sull’ergonomia dello strumento, in particolar modo del manico, il punto d’appoggio principale del chitarrista. Ho quindi ideato il manico a sezione asimmetrica. Esso promuove due novità:

  1. Permette alla mano sinistra un maggiore appoggio nella zona inferiore del manico (zona mi cantino) evitando così l’effetto “spigolo” dei manici tradizionali.
  2. Presenta un elevato assottigliamento nella zona superiore con conseguente aumento della comodità.

Inoltre, per aumentare la scorrevolezza, i manici Angy sono sempre finiti ad olio e non a vernice (Tru oil, Thung oil o olio di Lino).

Molti di coloro che usano o che hanno provato una Angy, sono stati colpiti dalla comodità e scorrevolezza del manico. Il commento a caldo di alcuni è stato: “Sembra di suonare un’elettrica!”

Un ultimo dettaglio ergonomico che propongo riguarda un elevato arrotondamento degli spigoli della cassa. Utilizzo, per smussare gli spigoli fasce – fondo e fasce – top, una fresa con raggio di 4 mm. Si ottiene così uno strumento senza spigoli che, a detta degli utilizzatori, permette di “calzare ” la chitarra percependo quella comodità che si prova, talvolta, infilando un paio di comodi mocassini oppure pedalando su una bicicletta costruita su misura.

CHITARRA SOSTENIBILE e
SOLIDALE

La Angy guitars sii ispira a due valori che ritiene fondamentali:

  1. SOSTENIBILITÀ

In questi ultimi anni mi sono posto il problema etico legato alla liuteria. Molti legnami utilizzati per la costruzione delle chitarre provengono da zone del mondo lontane e, spesso, queste essenze sono protette perché in via di estinzione.

Il rispetto e l’attenzione che nutro nei confronti della persona umana e del creato, mi hanno spinto a costruire alcuni strumenti utilizzando solamente legni provenienti dalle Alpi. È nata così la chitarra “Chilometro zero”.

Fra le chitarre Km 0 che propongo, la più affascinante è, a mio avviso, quella che presenta fondo e fasce in Maggiociondolo. È questo un legno molto bello ma difficilissimo da trovare in configurazione adatta in quanto, pur essendo abbastanza diffuso, è particolarmente difficile imbattersi in esemplari sufficientemente voluminosi. È questa, quindi, un’essenza che cerco io personalmente nei boschi.

Il Maggiociondolo è un legno interessante, duro ed elastico. Veniva usato anticamente per la costruzione degli archi da caccia. Viste le sue caratteristiche, è stato denominato ” Ebano dei poveri ” e ancora “Palissandro europeo”.

Infine, un altro aspetto che rende le Angy chitarre sostenibili è l’impianto fotovoltaico che fornisce energia rinnovabile al laboratorio in cui gli strumenti vengono costruiti.

 

          2. SOLIDARIETÀ

L’obiettivo principale Angy è che questa mia passione liuteristica non rimanga fine a sé stessa ma possa rappresentare una piccola fonte di speranza per persone, per certi versi, meno fortunate di me.

Per questo motivo, Angy guitars si propone di sostenere economicamente la “Casa Madre Teresa”.

Tale struttura è stata aperta nel 2008 sulle Ande in Perù con l’idea di accogliere bambini disabili abbandonati. Qui opera Daniela Salvaterra, infermiera volontaria nata a Tione di Trento ed attualmente ospita un centinaio di donne e bambini con difficoltà di varia natura (fisica e psichica).

Il 30% del ricavo della vendita di ogni chitarra sarà devoluto, tramite bonifico bancario, alla Casa Madre Teresa.

Il video seguente racconta la storia di Alexis, un angelo speciale che, fino a poco tempo fa, abitava nella casa Madre Teresa. Il Video è tratto dal libro che Daniela ha voluto dedicargli dopo la sua partenza per il cielo.

I PRODOTTI

Scopri le nostre creazioni

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